Ravioli al tarassaco con pasta senza uova
Voglio premettere che per questa pasta userò la lecitina di soia, che ha la particolarità di rendere l'impasto molto elastico, e la possibilità di stendere la sfoglia ad in velo finissimo, quasi trasparente, senza rompersi.
Inoltre userò il tarassaco, una delle erbe più note e diffuse sul territorio italiano, deriva il nome scientifico taraxascum dalla lingua araba con il significato di cicoria, mentre il termine officinale, di derivazione latina, sta a significare il suo noto impiego terapeutico.
Si trova in tutti i prati incolti, fra vigne, lungo i sentieri, lungo le strade di piano di montagna.
Può essere raccolta a tutte le latitudini e altitudini. Tutto l'anno ma è migliore in primavera, prima che si formi il fiore.
Il tarassaco è utilizzato come depurativo e disintossicante, e favorisce la digestione.
Se volete togliere un pò del suo gusto amarognolo, potete lasciarlo in acqua e ghiaccio per alcune ore.
Inoltre userò il tarassaco, una delle erbe più note e diffuse sul territorio italiano, deriva il nome scientifico taraxascum dalla lingua araba con il significato di cicoria, mentre il termine officinale, di derivazione latina, sta a significare il suo noto impiego terapeutico.
Si trova in tutti i prati incolti, fra vigne, lungo i sentieri, lungo le strade di piano di montagna.
Può essere raccolta a tutte le latitudini e altitudini. Tutto l'anno ma è migliore in primavera, prima che si formi il fiore.
Il tarassaco è utilizzato come depurativo e disintossicante, e favorisce la digestione.
Se volete togliere un pò del suo gusto amarognolo, potete lasciarlo in acqua e ghiaccio per alcune ore.
Ingredienti per 4 persone:
- gr.200 di farina "0" o di segale,
- gr.30 di lecitina di soia
- gr.80-90 d'acqua
- un pizzico di sale
- mezzo cucchiaino di curcuma o zafferano per colorare la pasta di giallo
- gr. 150 di ricotta freschissima (io ho utilizzato una ricotta di capra di malga)
- tarassaco a piacere (a seconda dei gusti se piace più intenso o più delicato)
- uno spicchio d'aglio
- ricotta affumicata
- olio, sale, pepe
- burro (preferibilmente di malga)
- semi di papavero
- grana a scaglie.
Preparazione:
Mondate e lavate accuratamente il tarassaco, sbollentate una decina di minuti in acqua bollente salata, scolate e ripassate in padella con un filo d'olio, uno spicchio di aglio in camicia (che poi toglierete), salate, pepate e fate insaporire per qualche minuto, lasciate raffreddare e nel frattempo preparate la pasta.
Mettete in ammollo la lecitina con l'acqua per trenta minuti; trascorso il tempo unite la farina, un presa di sale e la curcuma, se necessario aggiungete un pò d'acqua, impastate fino ad ottenere un impasto omogeneo ed elastico, lasciate riposare coperto per qualche minuto.
Nel frattempo frullate la ricotta con il tarassaco, una grattugiata di ricotta affumicata e aggiustate di sale e pepe e se piace una grattugiata di noce moscata.
Stendete i l'impasto allo spessore desiderato e con un taglia pasta del diametro di 8 cm. ricavate dei dischi (potete rimpastare i ritagli e formare altri dischi). Farciteli con un cucchiaino o aiutandovi con una sacca, chiudeteli a mezza luna e sigillateli aiutandovi con i rebbi di una forchetta.
Tuffateli in acqua bollente salata, cuoceteli per qualche minuto, distribuiteli nei piatti individuali, cospargeteli con un spolverata di semi di papavero, scaglie di grana e burro fuso a piacere.
Dovrete ottenere circa una cinquantina di ravioli, se volete surgelarli, disponeteli su di un vassoio distanziati e poneteli una notte nel freezer, il giorno dopo riponeteli in sacchetti da freezer e adoperateli all'occorenza, tuffandoli nell'acqua bollente ancora surgelati.





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