Sciroppo ai fiori di Sambuco nigra



          Vi sarà capitato camminando in primavera per i prati, lungo i corsi d'acqua o in collina,  di vedere piante di sambuco con i loro bellissimi fiori bianchi (che in settembre si trasformano in bacche nere ); da questi fiori si può ricavare un dolcissimo sciroppo. 
          Questo sciroppo (molto in uso nel Trentino Alto Adige) diluito in acqua diventa una bevanda dissetante in estate, con proprietà sudorifere per curare febbre e malattie da raffreddamento e anche diuretiche.
         Con questo sciroppo si può in oltre preparare un fresco aperitivo chiamato "Hugo".
        
Sambucus nigra
         Attenzione a non confondere la pianta di sambuco con altre piante velenose, come ad esempio il Sambucus ebulus, il quale non arriva però mai a superare il metro e mezzo d'altezza, al contrario del Sambucus nigra, che tocca i quattro metri.


Ingredienti per circa 4 litri di sciroppo:
  • una quarantina di fiori di Sambuco non troppo acerbi ne troppo maturi, devono essere bianchi candidi e raccolti in posti non inquinati
  • ml. 400 di succo di limone (circa 7-8 limoni, a seconda della grandezza, non trattai) e relative bucce
  • kg. 1,500 di zucchero ( se volete un gusto un pò più intenso potete utilizzare lo zucchero di canna)
  • l. 2 di acqua naturale.  
Preparazione:
       
      In una capiente pentola di acciaio con coperchio di vetro, disponete i ciuffi di fiori, coprite con l'acqua, il succo di limone e le bucce. Mescolate bene e mettete a macerare per uno due giorni alla luce del sole (si deve percepire un gradevole profumo, se matura troppo si avvertirà un odore un pò acido).
       Togliete i fiori, e passate il liquido (io uso dei teli sottili tipo carta assorbente per alimenti), aggiungete lo zucchero e mescolate bene e portate, a fuoco dolce ad ebollizione.
  
     
      Versate lo sciroppo ancora caldo in vasetti ermetici ben sterilizzati, e caldi ( mentre il succo prende il bollore,  li metterete in forno, con i loro coperchi, a 120-140° per almeno mezz'ora) per evitare che si rompano per il contrasto termico. Chiudete bene, raffreddandosi dovrebbero andare sotto vuoto (ve ne accorgerete schiacciando la capsula, non deve emettere nessun rumore ed è piegato verso l'interno), per sicurezza ho l'abitudine di rimetterli in forno caldo per un altra mezz'ora e poi lasciarli raffreddare completamente all'interno.

     

      Conservate lo sciroppo al fresco e lontano dalla luce anche per diversi mesi.

 















  

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